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| > Percorsi d'autore
> Ischia sottomarina |
Ischia
sottomarina
Un percorso subacqueo alla scoperta delle meraviglie del
nostro grande fratello blu. Franco
Savastano ci conduce alle Formiche,
isole sommerse situate tra Ischia e l'isolotto di Vivara,
un piccolo paradiso sottomarino straordinariamente ricco
di vita.
| Durata |
4 ore |
 in
barca |
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Clicca sull'immagine per visualizzare
la mappa del percorso. |
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| Isolotto di Vivara, visto da
Ischia. |
1.
Dal Porto d'Ischia ci dirigiamo verso l'isola di Vivara.
Una volta giunti alla boa
ancorare, allineando la stessa con l’albergo Punta
Molino (fabbricato bianco che si vede lungo la costa di
Ischia nei pressi della pineta), mantenendosi a circa 50
mt. di distanza, in direzione di Vivara. Quando l’acqua
è limpida si intravede con certezza la grande massa
rocciosa sommersa, ricca di stupende grotte ed archi naturali,
che si staglia su un fondo sabbioso intorno ai 18 mt. ed
in alcuni punti è ad appena 4 mt.
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| Parete
caratteristica delle Formiche dove la gorgonia
Eunicella cavolinii
trova l’habitat ideale e riesce a formare
una copertura molto fitta della roccia, (di
un giallo vivace) ancor più intensa
quando le sue colonizzazioni, di polipi retrattili,
sono espanse per nutrirsi. |
2.
A breve distanza dalla boa a circa 12 mt., si trova
una grotta dalla ampia entrata, di facile ingresso
e percorribilità che, dopo una decina di metri,
sfocia in un'ampia sala illuminata da un grande foro
superiore dove penetra un suggestivo fascio di luce
solare. Il foro è abbastanza largo da consentirne
un’uscita di emergenza, sconsigliabile però
in quanto difficilmente ci si potrebbe orientare all’uscita,
sul vasto pianoro roccioso uniforme.
Dopo la sala il percorso continua in senso orizzontale
per sfociare ad una seconda uscita, angusta anch’essa
sconsigliabile. Nella seconda parte si trovano alcune
deviazioni cieche e buie ricche di tane di corvine
e di organismi sciafili. |
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3.
In un percorso opposto a quello che conduce alla
grotta si trovano altre due grotte, ai margini di
un arco naturale, la prima poco profonda ma con
presenza di fango leggero facilmente in sospensione
che può far ridurre sensibilmente la visibilità,
e la seconda, più profonda e di forma quadrangolare
come se fosse stata scavata dall’uomo (non
a caso questa zona viene chiamata dialettalmente
"e' case" ossia "le stanze"
in quanto, nella credenza popolare, in epoche remote,
questa zona, soggetta a fenomeni di bradisismo,
era emersa.
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| Myriapora truncata
(Pallas) detta falso corallo per il suo colore
vivace simile al Corallo rosso, con il quale
viene talvolta confusa da un occhio inesperto. |
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| Parazoanthus
axinellae; specie diffusa su pareti sporgenti
o a picco
in zone di cavità con forti correnti
a profondità variabili a partire dal
primo metro. Il colore dei suoi polipi varia
dal giallo oro all’aranciato e nei momenti
in cui sono espansi donano alle pareti dove
hanno colonizzato una stupenda macchia di colore. |
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4.
Percorrendo le pareti rocciose lungo il confine
della secca si trovano vari anfratti ed un secondo
arco naturale bellissimo ed incredibilmente ricco
di biodiversità con organismi talvolta endemici
e spesso rari. Sul fondo dell’arco si trova
un vasto pozzo ed alcuni passaggi laterali che offrono
straordinari spunti fotografici.
5.
Infiniti altri percorsi sono individuabili seguendo
i naturali confini della secca che in alcuni punti
si protende a raggiera come immaginarie grossedita
di una mano.
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